Scopri il nostro e-shop e accedi a un catalogo digitale di oltre 40.000 prodotti di design.
Vai allo shop20 Agosto 2021
Come nasce una delle sedute più significative del modernismo americano
Un designer rubato alla scultura, così potrebbe essere definito Harry Bertoia, uno dei padri del modernismo americano e della sperimentazione dei metalli che ne caratterizza gli arredi. Nato in Italia, Arieto Bertoia, segue la famiglia negli Stati Uniti, dove il padre era emigrato in cerca di lavoro agli inizi del ‘900. Sin da piccolo dimostra sensibilità e curiosità nei confronti dell’arte e dell’artigianato e uno spiccato talento nel disegno. Al punto che, ancora adolescente, la famiglia lo incoraggia a seguire una scuola serale di disegno. A quindici anni, decide di trasferirsi a Detroit insieme al fratello che rinuncia agli studi per finanziare il suo diploma. Questo gesto, porterà Bertoia a diplomarsi per poi accedere alla Cranbrook Academy of Art, la principale scuola d’arte degli Stati Uniti, fucina di talenti e comunità affiatata che segnerà la carriera del designer. Direttore della scuola era Eliel Saarinen che gli offrì una borsa di studio e una cattedra, chiedendogli espressamente di sperimentare la lavorazione dei metalli.
La Cranbrook, infatti, era una scuola sperimentale, in cui non c’era confine tra arte e architettura e apprendisti e professionisti dei vari campi lavoravano insieme. In quel periodo nel corpo dell’accademia si aggiungono Eero Saarinen, Charles Eames e anche Florence Schust che in seguito, diverrà Florence Knoll e avrà un ruolo importante nell’attività di Bertoia come designer.
Bertoia continua negli anni la sua sperimentazione sui metalli, partecipando agli studi sulle sedute insieme a Charles e Ray Eames. Parallelamente si appassiona alla grafica e alla scultura. Negli anni ’50 l’arredamento entra in una nuova era, si diffonde la tendenza “contemporary” che apprezza mobili funzionali, familiari, leggeri, in rottura con la tradizione. Ed è in questo periodo che Hans e Florence Knoll contattano Harry Bertoia e gli offrono un incarico nella loro azienda. I Knoll lasciarono carta bianca al designer che all’interno dell’azienda fu invitato a sperimentare.
In questo contesto nasce l’applicazione di Bertoia della rete metallica: la necessità del dopoguerra di contenere i costi e il desiderio di arredi leggeri e funzionali si sposano benissimo con lo stile di Bertoia. Influenzato dalla sua passione per la scultura, dalla sua ricerca in ambito grafico e, soprattutto, dalla sua decennale sperimentazione nella lavorazione del metallo.
Nel 1952 nasce la seduta Bird: il suo nome è dovuto all’evocazione formale del profilo di un uccello che dispiega le ali. La struttura è caratterizzata da una griglia in tondino di acciaio cromato, sagomata per accogliere il corpo. Al di sopra, poggia un tessuto che rende la seduta più accogliente, anche se l’idea originale di Bertoia era di lasciarla nuda e celebrare la bellezza del metallo.
Uno dei capisaldi del modernismo, è proprio la nobilitazione di materiali all’epoca considerati, con un’accezione negativa, industriali. Il metallo, fino ad allora, non era utilizzato nell’arredamento se non per elementi tecnici che venivano poi nascosti. Bertoia, come del resto gli Eames e anche Mies Van Der Rohe, valorizzano e mettono in primo piano questo materiale.
Non dimentichiamo che il “primo amore” del designer era stato la scultura e proprio come una scultura aveva concepito questa seduta. Che conquista per il suo profilo progettuale e per la comodità, completata anche dall’elemento poggiapiedi. Ancora oggi Knoll è produttore unico delle sedute di Bertoia caratterizzate dal motivo ricorrente della griglia in metallo, elemento distintivo e sempre attuale.