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Vai allo shop11 Giugno 2024
Pensati sia per la casa che ambienti pubblici, i nuovi sgabelli Pebble per Living Divani hanno forme arrotondate e un’interessante proposta tessile.
L’universo di Francesca Lanzavecchia è fatto di immaginazione e concretezza, eleganza e ironia. Si esprime in un design che sa essere sofisticato e mai noioso e in progetti che all’apparenza sono rigorosi ma che rivelano, a uno sguardo più attento, un guizzo creativo inaspettato, un gioco di forme e di abbinamenti che fanno la differenza.
Progetti a cui si dedica gomito a gomito con Hunn Wai: insieme, nel 2010, hanno fondato lo studio Lanzavecchia-Wai con base in Italia e Singapore, casa di Wai.
Un doppio sguardo sul mondo dell’abitare, arricchito anche dalla formazione di Lanzavecchia che, dopo la laurea in Product Design al Politecnico di Milano, ha proseguito gli studi all’Accademia di Eindhoven in cui introspezione e sperimentazione hanno reso più articolato il suo bagaglio progettuale.
Hermann Miller, De Castelli, Fiam, Nodus, Cappellini, sono tra i brand di prestigio con cui collaborano, così come Living Divani, per cui, in occasione dell’ultimo Salone del Mobile, hanno presentato un’estensione della collezione Pebble. La parola pebble si traduce con ciottolo e da questa immagine riprende la forma morbida e irregolare che caratterizza i sassi trasformati dallo scorrere dell’acqua.
La collezione è nata nel 2018 e ha rappresentato il debutto dello studio con l’azienda. È un elemento d’arredo estremamente evocativo, dal momento che lo specchio rotondo si ispira alla superficie riflettente dell’acqua, mentre il piano d’appoggio evoca, appunto, la sagoma di un ciottolo conferendogli però leggerezza, una leggerezza sorretta da una struttura estremamente sottile che quasi scompare.
La freddezza della pietra è invece stemperata dall’uso del cuoio, materiale caldo per eccellenza. Il successo del vanity Pebble, ha portato nel 2019 alla prima estensione di collezione attraverso la serie di tavolini da salotto che riprendono l’approccio votato alle forme organiche che qui appaiono ora allungate, or più rotondeggianti.
Per il 2024 Living Divani ha chiesto ai designer di tornare a lavorare sulla collezione, con l’obiettivo di creare una serie di sgabelli destinati sia al contesto domestico che all’ospitalità, senza perdere il carattere evocativo dell’idea iniziale, come racconta Francesca Lanzavecchia.
Quali sono le caratteristiche speciali di questa nuova collezione?
Questa collezione di sgabelli si chiama Pebble Stool e una sezione di collezione che è partita da un vanity e dei tavolini, in questo caso sono degli sgabelli da bar con questa idea di sospensione, movimento ascensionale, con volumi importanti di questi Pebble che vengono sostenuti e poi si liberano a mezzaria.
Hanno degli schienali differenti, asimmetrici e sono uno small, uno medio e uno largo che creano, appunto, questo ritmo quando vengono accostati, uno accanto all’altro, difronte a un bancone.
Quali sono i colori e i materiali di questi sgabelli?
Come nel resto della collezione Pebble, anche nel caso di questi sgabelli la scocca esterna della seduta e dello schienale è realizzata in pelle e possono essere rivestiti in tessuto o in pelle, quindi con un’idea di monocromo-monomaterico, oppure possiamo giocare con accostamenti molto più “fashion”.
Per quale tipo di spazio è stato immaginato?
Io lo immagino in uno spazio domestico come coppia di sgabelli con cui far colazione in una cucina con un piano molto alto ma anche, bellissimi e scenografici in una grande armonia di schienali e forme ad un bancone di un bar.