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Vai allo shop15 Giugno 2023
Sono il lampadario 2097 di Gino Sarfatti e la lampada da tavolo Taccia di Achille e Pier Giacomo Castiglioni
Il catalogo Flos è un’antologia di luci iconiche che hanno fatto la storia non solo dell’illuminazione ma anche della progettazione architettonica di spazi privati e pubblici. Questo grazie alla capacità dell’azienda di scegliere, nel tempo, progetti significativi dal punto di vista formale e impeccabili sotto il profilo tecnico. E di proporre le collezioni storiche attraverso nuove edizioni che ne rispettano il progetto e lo valorizzano con interventi mirati e ben congegnati. Tra gli ultimi esempi, le due novità proposte in occasione dell’ultima edizione di Euroluce: le nuove edizioni del lampadario 2097 di Gino Sarfatti e della lampada da tavolo Taccia di Achille e Pier Giacomo Castiglioni.
2097 Matte White
2097 è un lampadario disegnato da Gino Sarfatti nel 1958. Il dato storico è indispensabile a capire la portata innovativa di questo progetto: all’epoca il lampadario per eccellenza era quello in vetro di Murano, in cui gli elementi tecnici erano celati per lasciare alla vista solo la pura bellezza del vetro e dei suoi riflessi. Gino Sarfatti riesce a rivoluzionare questo modello con un approccio rispettoso ma del tutto fuori dagli schemi. La struttura in metallo e i cavi non sono più da nascondere ma da portare in primo piano. Un passaggio dalla semplicità solo apparente dal momento che per compierlo era necessario individuare una soluzione formale valida, che rendesse il progetto non solo funzionale e innovativo ma anche bello ed elegante, per non tradire la natura stessa del lampadario. Ma come dare a cavi e lampadine una dignità estetica? La sfida è importante e Sarfatti la vince affidandosi all’eleganza della semplicità: la lampada ha un corpo centrale costituito da un tubo in metallo, a cui sono attaccate bacchette la cui lunghezza diminuisce salendo verso l’alto a formare una sfera.
Le bacchette sono tra loro sfalsate e all’estremità presentano una lampadina con il suo cavo lasciato libero di assumere una forma tondeggiante che ricorda proprio i bracci in vetro dei classici muranesi. Ed è così che si compie la magia di un lampadario reso scenografico a partire da materiali ed elementi informali, tecnici. A quasi 70 anni, questo esempio eccelso di creatività e ricerca assume una nuova veste con l’edizione Matte White introdotta da Flos e presentata in occasione dell’ultima edizione di Euroluce. Il formato è più grande e presenta fino a 75 lampadine e il nuovo colore è bianco opaco che si aggiunge al cromo, ottone e nero opaco.
Taccia Matte White
Nel 1962 Achille e Pier Giacomo Castiglioni disegnano Taccia, una lampada da tavolo nata da un’idea letteralmente sovversiva: capovolgere una lampada da soffitto. Si compone di due elementi dal forte impatto visivo: la colonna portante e il riflettore a coppa. La prima sembra evocare il disegno delle antiche colonne greche ma è in realtà frutto di una considerazione tecnica: i due progettisti erano alla ricerca di un elemento che rimanesse freddo e colsero l’idea dai tubi dei caloriferi e dalla loro capacità di disperdere il calore.
Rispetto a quando è stata progettata la lampada, il problema del calore è stato risolto oggi dal LED che ha consentito anche l’utilizzo di materiale plastico per il diffusore a coppa: è così che l’avevano immaginato i fratelli Castiglioni ma avevano dirottato sul vetro proprio per fronteggiare il riscaldamento della lampadina. Nella nuova versione presentata da Flos in occasione dell’ultima edizione di Euroluce, Taccia si colora di bianco opaco e questa nuova veste rafforza la somiglianza con le antiche colonne greche, dando alla lampada un profilo ancora più sofisticato e scultoreo.