Deanna Comellini, fondatrice di G.T. Design racconta il suo approccio libero alla progettazione

4 Giugno 2024

Deanna Comellini

La ricerca sui materiali, il recupero di lavorazioni tradizionali e l’eleganza innata sono i tratti distintivi delle sue collezioni.

“La cabina” è il nome dello spazio segreto nel quartiere San Babila a Milano in cui Deanna Comellini ha scelto di creare un piccolo ed esclusivo showroom, inaugurato durante la design week.

Nella stessa occasione la fondatrice dell’azienda di tappeti G.T. Design ha raccontato le ultime collezioni: Golden Threads, un leggerissimo tappeto in lana della Nuova Zelanda tessuto a mano e con inserti di lamine dorate applicate artigianalmente; Golden Fleece è una linea di tappeti a pelo lungo realizzati in fibre naturali come la lana Afgana e il lino in diverse mescole di filati; Al Tratto, tessuto a mano su telai tradizionali e Paglietta la cui collezione si arricchisce di una nuova e preziosissima trama prendendo il nome di Paglietta Cotta di cui la stessa Comellini racconta la genesi.

Al Tratto Deanna Comellini
Al Tratto

Qual è la caratteristica principale di Paglietta Cotta?

Si tratta di una nuova “capsule” della nostra collezione storica che è Paglietta, uno dei best seller di G.T. adesso in questo formato, in questa texture molto ricca. Abbiamo pensato tanto al nome che dovevamo dare a questa collezione poi, poiché ricorda la cotta medievale, l’abbiamo chiamata Paglietta Cotta.

É una collezione molto originale ed è uno dei prodotti che ci identifica di più perché come tutti i nostri prodotti è completamente progettato a partire dal filato. Il filato della collezione Paglietta è stato appunto progettato per lavorare con la luce, rifletterla, perché, quando il filato è teso su un telaio tende a ritorcersi creando degli effetti particolari.

A me piace lavorare sull’imperfezione della mano, dare valore all’unicità e con questo prodotto è particolarmente evidente, al punto da diventare il suo tratto distintivo, la sua ricchezza.

Paglietta Cotta

La lavorazione di questi tappeti ha sempre una storia particolare, in questo caso che tipo di lavorazione viene fatta per ottenere dei nodi così particolari?

Io amo lavorare anche con i telai tradizionali e questo tappeto è stato realizzato proprio così, su un telaio in legno dove, a seconda della dimensione del pezzo che viene lavorato, più persone intervengono per la sua realizzazione.

L’uso di telai tradizionali con dei filati molto tecnici comporta un abbinamento inaspettato: c’è sia il filato naturale, la juta, sia un filato che invece è più tecnico, in poliestere, ed è sempre tutto riciclabile perché è uno degli aspetti su cui ci impegniamo da quando siamo nati. Lavorando questo filato che nasce nella modernità su dei telai antichissimi il risultato è particolarmente interessante.

Golden Fleece Deanna Comellini
Golden Fleece

A questo proposito, come affronta la parte di ricerca tecnologica che poi porta ad esempio a usare un filato moderno su un telaio antico e in che modo trova ispirazione per sperimentare queste nuove forme non solo estetiche ma anche di lavorazione?

È proprio la mia formazione: io nasco più come artista e poi dopo sono entrata nel mondo del design. Quello che fa l’artista è prima di tutto seguire un concept, un’idea che ha per rappresentare la realtà. La formazione del designer viene dopo e quindi una volta che ho un’idea per rappresentare un mio pensiero dopo comincio a cercare, costruire quello che sarà necessario per arrivare a esprimere il concetto iniziale. 

Si sente libera in questa ricerca artistica per questi progetti?

Mi sento libera perché ho scelto di esserlo dall’inizio, ho fatto una vita di sacrifici e oggi questo mi appaga perché faccio quello che mi piace fare e come lo voglio fare.