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Vai allo shop8 Gennaio 2025
Oggetti e arredi realizzati con materiali riutilizzabili, biodegradabili, riciclabili, progettati pensando alla lunga vita del prodotto.
“Disrupt more, waste less, and act better” è il motto della prossima edizione della Stockholm Furniture Fair tra le prime del calendario, dal 4 all’8 febbraio. La progettazione sostenibile sarà il cuore della programmazione della fiera e sancisce il passaggio dalla sperimentazione all’adozione definitiva di processi sostenibili a 360°.
Un approccio che l’industria del design sta adottando in modi diversi e diffusi, a partire dalla scelta dei materiali rigenerati oppure facilmente riciclabili, o ancora, pensati per durare nel tempo dando spessore al prodotto. I processi produttivi sono volti al risparmio energetico e anche il trasporto mira all’efficienza.
Da un lato si cerca di dare al prodotto una vita più lunga possibile, dall’altro si fa in modo che al termine del suo ciclo sia facilmente disassemblabile per favorire il recupero dei diversi materiali. Il risultato è un arredo più sostenibile a cui si accompagna una scelta più consapevole e responsabile di cosa mettere nella propria casa. Aiutato anche dalla brillante intuizione di un numero crescente di aziende, di rieditare in versione sostenibile, le collezioni più iconiche, per consegnarle al meglio alle generazioni future.
Le icone diventano sostenibili
Le icone del design del ‘900 sono sostenibili sin dalle origini, perché resistendo al test del tempo e delle tendenze, hanno una vita lunga e possono essere trasmesse alle generazioni successive nonché muoversi in spazi di natura diversa. Le aziende hanno compiuto un ulteriore passo in avanti convertendo i processi produttivi di queste icone e proponendo delle nuove edizioni, fedeli ai progetti originari ma in una versione sostenibile.
È il caso della poltrona Gomma di De Pas, D’Urbino, Lomazzi per Zanotta, disegnata nel 1970, oggi è proposta con un’imbottitura in poliuretano schiumato a base vegetale, applicata senza collanti, e rivestimento in tessuto sfoderabile.
Ed è ancora più dirompente la scelta di Vitra di produrre le sedie della collezione Eames con plastica riciclata. Charles e Ray Eames iniziano a disegnarle nel 1950 e da allora sono tra le più iconiche al mondo, negli ultimi anni, d’accordo con la famiglia Eames, Vitra sta convertendo tutta la produzione e la collezione prenderà per questo il nome di Plastic Chair RE. La materia prima deriva dalla raccolta di materiale plastico di uso domestico relativo, in particolare, agli imballaggi, e le scocche così ottenute saranno a loro volta riciclabili al 100%.
Tra le riedizioni in chiave green è molto interessante anche quella di Catifa, seduta disegnata nel 2001 da Lievore Altherr Molina per Arper e primo prodotto dell’azienda ad avere una certificazione ambientale.
Nel 2024 Arper ha fatto un ulteriore passo in avanti con Catifa Carta, versione realizzata in PaperShell, nuovo materiale derivato dagli scarti del legno. Arper è la prima azienda ad applicare questo materiale – ottenuto con la compressione di 29 fogli di carta e resina naturale – alla produzione di arredi. E apre le porte a una visione nuova nel settore.
Nuovi progetti eco-sofisticati
Mentre le icone del design incontrano la sostenibilità in una sorta di seconda esistenza, nei nuovi progetti questa caratteristica è congenita. Già in fase immaginativa designer e aziende non possono e non vogliono più prescindere dal creare arredi e luci innovativi dal punto di vista ambientale.
Talvolta ciò accade restando nel solco della tradizione, come nel caso di Logica, la scrivania disegnata per Tonelli da Fauciglietti Engineering uno centro di ricerca e sviluppo indipendente che collabora con le aziende su produzioni specifiche. Il vetro temperato di cui è composta è un materiale riciclabile al 100% e il suo design, essenziale e senza tempo, promette molteplici vite e collocazioni.
Per Flos Erwan Bouroullec ha progettato la lampada EMI il cui corpo è realizzato in alluminio parzialmente riciclato, riducendo al minimo gli spessori per ottimizzare l’utilizzo di materiali e rendere più agevole il trasporto.
La sostenibilità si affaccia anche sul fronte dell’arredo outdoor, tema dominante degli ultimi anni, con la collezione di tappeti Flat Out di G.T. Design: realizzati in pet riciclato e riciclabile in toni melange ispirati ai colori delle rocce, della sabbia e della terra.